Referendum abrogativi 8 – 9 giugno 2025

Dettagli della notizia

Informazioni utili per i referendum popolari abrogativi dell'8-9 giugno 2025

Data:

19 Maggio 2025

Tempo di lettura:

Descrizione

Domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00, si vota per i cinque referendum.

Leggi sul sito del Governo cos’è il Referendum Abrogativo e come funziona.

 I quesiti

Con decreti del Presidente della Repubblica il 25 marzo 2025, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 75 del 31 marzo 2025, sono stati indetti cinque Referendum Popolari Abrogativi riguardanti il mondo del lavoro e la cittadinanza:

  1. Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi
    Il referendum propone l’abrogazione delle norme attuali sulla tutela dei lavoratori in caso di licenziamento illegittimo nei contratti a tutele crescenti.

«Volete voi l'abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, come modificato dal d.l. 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2018, n. 96, dalla sentenza della Corte costituzionale 26 settembre 2018, n. 194, dalla legge 30dicembre 2018, n. 145; dal d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, dal d.l. 8aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40; dalla sentenza della Corte costituzionale 24 giugno2020, n. 150; dal d.l. 24 agosto 2021, n. 118, convertito con modificazioni dalla L. 21 ottobre 2021, n. 147; dal d.l. 30 aprile2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla L. 29 giugno 2022, n.79 (in G.U. 29/06/2022, n. 150); dalla sentenza della Corte costituzionale 23 gennaio 2024, n. 22; dalla sentenza della Corte costituzionale del 4 giugno 2024, n. 128, recante "Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183" nella sua interezza?»

  1. Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità
    Si tratta di una parziale abrogazione delle norme che regolano i licenziamenti nelle piccole imprese e il calcolo delle indennità spettanti ai lavoratori.

«Volete voi l'abrogazione dell'articolo 8 della legge 15 luglio1966, n. 604, recante "Norme sui licenziamenti individuali", come sostituito dall'art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: "compreso tra un", alle parole "ed un massimo di 6" e alle parole "La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro."?»

  1. Contratti a termine – Durata massima e proroghe
    Il quesito riguarda l’abrogazione parziale di alcune limitazioni imposte sui contratti di lavoro subordinato a termine, incluse le condizioni per le proroghe e i rinnovi.

«Volete voi che sia abrogato il d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81, avente ad oggetto "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183" limitatamente alle seguenti parti: Articolo 19, comma 1, limitatamente alle parole "non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque", alle parole "in presenza di almeno una delle seguenti condizioni", alle parole "in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;" e alle parole "b-bis)"; comma 1-bis, limitatamente alle parole "di durata superiore a dodici mesi" e alle parole "dalla data di superamento del termine di dodici mesi"; comma 4, limitatamente alle parole ", in caso di rinnovo," e alle parole "solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi"; Articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole "liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,"?»

  1. Responsabilità solidale negli appalti
    Propone l’abrogazione della responsabilità solidale tra committente, appaltatore e subappaltatore per gli infortuni subiti dai lavoratori, legati ai rischi specifici dell’attività.

 «Volete voi l'abrogazione dell'art. 26, comma 4, in tema di "Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione", di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, recante "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" come modificato dall'art. 16 del decreto legislativo 3agosto 2009, n. 106, dall'art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013,n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall'art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole "Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici."?»

  1. Cittadinanza italiana – Riduzione del tempo di residenza da 10 a 5 anni
    Il referendum mira a dimezzare il periodo di residenza legale richiesto per gli stranieri extracomunitari maggiorenni che vogliono ottenere la cittadinanza italiana, portandolo da 10 a 5 anni.

«Volete voi abrogare l'articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e “successivamente alla adozione"; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante "Nuove norme sulla cittadinanza"?».

 Chi può votare

- i cittadini che all’8 giugno hanno compiuto 18 anni, in possesso della cittadinanza italiana, iscritti nelle liste elettorali del Comune di Tratalias;

- i cittadini residenti all’estero, maggiorenni e in possesso della cittadinanza italiana, iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente all’Estero (AIRE) e nelle liste elettorali del Comune di Tratalias, che hanno esercitato l’opzione di voto in Italia entro il 10 aprile 2025;

- i cittadini che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovano in un comune di una provincia diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi.
Gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche si trovino in un comune di una provincia diversa da quella del comune di Tratalias per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle consultazioni possono votare presso il comune di temporaneo domicilio, mediante domanda da presentare entro domenica 4 maggio 2025.

I cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero per motivi di studio, lavoro, cure mediche per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della medesima consultazione elettorale nonché i loro famigliari conviventi, votano per corrispondenza, effettuando apposita richiesta direttamente al comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro mercoledì 7 maggio 2025.

 
Quorum

Per la validità del referendum abrogativo è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

Come si vota

Ciascun elettore può:

  • apporre un segno sul SI se si desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata
  • apporre un segno sul NO se si desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore

Quali documenti occorre presentare

Per poter votare è necessario presentare la tessera elettorale ed un documento d’identità, anche scaduto, purché risulti regolare sotto ogni altro aspetto e assicuri la precisa identificazione dell'elettore.

I documenti di identità per l'ammissione al voto sono:

  • carta d'identità;
  • passaporto;
  • patente;
  • libretto di pensione;
  • porto d'armi;
  • tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un'Amministrazione dello Stato;
  • tessere di riconoscimento purché munite di fotografia rilasciate da ordini professionali o dall'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia convalidata da un Comando militare.

In caso di tessera con spazi esauriti, smarrimento o deterioramento della tessera, il cittadino può richiedere personalmente una nuova tessera presso l'Ufficio elettorale del comune di residenza, presentando la richiesta di duplicato della tessera elettorale. Il servizio è gratuito.

Link utili e approfondimenti

Puoi consultare la sezione dedicata alle elezioni sul sito del Ministero dell'interno

Consulta le agevolazioni di viaggio in occasione delle elezioni amministrative e dei referendum 2025

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Orari di apertura Ufficio Elettorale per il rilascio della scheda elettorale 

Ultimo aggiornamento: 19/05/2025, 14:51

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